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Le Poesie “Gattose”

OH ROMEO, ROMEO, PERCHE’ SEI TU ROMEO ?

Percorrevo serena lo stradone

che da Caglio reca a Sormano,
quando, proprio sul curvone,
vedo un gruppo di persone preoccupate
guardare giù dal parapetto
verso il torrente,
estremamente concitate.
Curiosa mi avvicino e cosa vedo ?
Un coso tutto nero, si un gattino

sporco e mal messo che piangeva
piuttosto disperato
tra ortiche e sterpi.
“Non sappiam che fare, povera bestiola”
“Chi lo tira fuori quel micino”
“Oh poverino !”
Detto, fatto:
scavalco il parapetto,
mi addentro nelle ortiche,
ti agguanto per il collo,
ti porto in superficie.
“Che bello, piccolino,
peccato non poterlo tenere …”
“Nemmeno io lo posso”
“E neppure io.

Così, di punto in bianco,
sei diventato un problema mio.
Oggi, Romeo, sei un bel gattone
A pelo lungo, lucido e setoso,
lo sguardo vigile e vivace
la coda che è un piumino
ritta e volta al cielo.
Speedy, la gatta senior
della nostra casa
Ancora non ti accetta
E rogna sempre quando ti vede.
Però se non ci sei
Ti va a cercare
Giusto per litigare.
Se fossi un umano
Dico che saresti un buon scienziato.

Studi ogni particolare:

l’acqua che scende dal rubinetto del lavandino,
le immagini del video del computer,
la stampante in funzione.
Gli spot televisivi,
anche il telegiornale ….
In fatto d’arte, invece,
non sei un grande estimatore.
Quando dipingo,
passeggi sulle tele,
lecchi l’olio di lino,
giochi coi pennelli,
ti sdrai sui bozzetti
e non mi lasci lavorare.
Sicché ti devo isolare.
L’altro giorno ne hai fatta una grossa:
quel dipinto fresco
dai contorni nitidi e delineati,
eccolo d’improvviso bello sfumato
e il pelo della tua coda tutto colorato.

“Ma chi me lo fa fare,
mi son detta”.
Tu mi guardi con quegli occhi gialli,
sbadigli, poi mi lecchi facendomi le fusa
e mi condisci su come un salame.
Oh Romeo ……..
 

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