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Mediglia ricorda l’Olocausto: una serata di arte e memoria per non dimenticare
Sabato 25 gennaio il Comune di Mediglia insieme all’ANPI di Mediglia Pantigliate cogliendo l’occasione per ricordare la persecuzione razziale della seconda guerra mondiale e con l’intendo di tenerne accesa la memoria, ha offerto presso l’auditorium polifunzionale di Bettolino una serata che utilizzando l’arte, la pittura, la danza, la musica, il canto, la poesia e la lettura ha ricordato l’OLOCAUSTO.
La conduttrice della serata è l’assessore Rosy Simone che con affabilità e maestria ha presentato gli artisti, ha motivato la scelta e il legame delle loro rappresentazioni con tema della serata “L’UMANITA SOPRAVVIVE SE ASPIRA AL DESIDERIO DI PACE”
I quadri del maestro Alberto Mesiano sono stati utilizzati come il filo conduttore, la prima opera raccontata dall’esuberante Rosy ha introdotto le allieve dell’associazione Quadri di Danza che arrivando dalla platea hanno deposto ognuna una lucina sul palco, le lucine sono state dedicate ai bambini vittime della follia nazista.
“Auschwitz”, canzone di Guccini è stata magistralmente interpretata dalla cantante Maria Gambardella accompagnata dalla musica del maestro Nicola Morganti.
Sonia, una cittadina di Mediglia, recita una poesia di cui è anche autrice: “Per non Dimenticare”. I soprusi le violenze le atrocità e la disumanizzazione dei lager nazisti.
Profonde e toccanti le testimonianze lette dalla professoressa Sabrina Di Nunno, di donne sopravvissute alle violenze e ai soprusi dei lager , i brani sono tratti da testimonianze scritte da donne quali Liliana Segre, le sorelle Bucci Andra e Tatiana, da Edith Bruck, da Goti Bauer.
La serata raggiunge il suo momento di più alta attenzione con l’arrivo sul palco della relatrice Marisa Prete introdotta dalla presidente ANPI Sabrina Lunesu.
Marisa ci racconta di come sia stata ed è difficile raccontare attraverso la letteratura ma ancor di più con le immagini la SHOAH, anche se queste hanno avuto un ruolo molto importante per formare una memoria collettiva.
Sono le immagini che vediamo attraverso fotografie e cinema che hanno contribuito grandemente a formare la nostra memoria.
I nostri ricordi ci sono grazie alla fotografia e alle immagini che il cinema ci trasmette.
Sono le immagini che producono ed elaborano memoria.
Ci dice ancora Marisa “Ma cosa serve ricordare se la memoria del passato non ci ha insegnato nulla? Se certi orrori si manifestano ancora oggi anche se con modalità e ampiezza diverse ma sempre con il loro carico di osceno abominio”.
Gabriella Di Michele – RecSando
Fotografia – Luigi Sarzi Amadè
Galleria Fotografica
Galleria Fotografica Luigi Sarzi Amadè
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