Si prevede che, il 17 maggio 2025, Milano sia teatro di un controverso evento promosso da movimenti dell’estrema destra europea: il “Remigration Summit”. Il termine “remigrazione” fa riferimento all’espulsione generalizzata degli stranieri, inclusi coloro che risiedono regolarmente nel paese. Questa prospettiva si spinge oltre le posizioni di chi si limita a chiedere il blocco dei flussi migratori, prospettando invece un rimpatrio forzato su larga scala.

L’iniziativa è organizzata da Martin Sellner, esponente della destra radicale austriaca, noto per le sue posizioni estremiste che hanno già portato a divieti nei suoi confronti in diversi paesi europei. La sua partecipazione al summit ha sollevato un’ondata di polemiche e richieste di intervento da parte delle autorità.

Numerosi esponenti politici e associazioni hanno espresso la loro ferma opposizione all’evento. In prima linea, Rifondazione Comunista di Milano ha chiesto che il raduno venga vietato, definendolo “un incontro di razzisti, suprematisti e neonazisti”. L’appello si estende alla mobilitazione delle forze democratiche e antifasciste per impedirne lo svolgimento in ogni sede, pubblica o privata.

Il termine “remigrazione” è stato recentemente rilanciato a livello internazionale, trovando spazio nel dibattito politico in vari paesi. Negli Stati Uniti, l’ex presidente Donald Trump lo ha menzionato nel corso della sua ultima campagna elettorale. In Germania, il partito di estrema destra Alternative für Deutschland lo ha adottato nel proprio lessico dopo la strage di Magdeburgo. Anche in Italia alcuni esponenti politici, come il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro (Fratelli d’Italia) e il capogruppo lombardo della Lega Alessandro Corbetta, hanno utilizzato il termine in passato.

Secondo alcune fonti, l’organizzazione dell’evento sarebbe già in fase avanzata, con una raccolta fondi in corso per garantirne la realizzazione. Tuttavia, cresce la pressione sulle istituzioni affinché prendano provvedimenti per vietarne lo svolgimento, ritenendolo un pericoloso veicolo di ideologie che rievocano scenari drammatici del passato.

Il dibattito resta aperto e la città di Milano potrebbe presto trovarsi al centro di una dura battaglia politica e sociale sulla libertà di espressione e i limiti imposti alla propaganda dell’odio.

E’ stata lanciata la petizione “Fuori il razzismo da Milano”

Firma per fermare i razzismo. Firma per bloccare il “Remigration Summit”. Firma per proteggere la nostra città.

STAFF RECSANDO