A dare la notizia è il figlio su Facebook anche se l’uomo è tenuto in vita da una macchina
Sarebbe ormai morto “clinicamente” Alfredo Famoso, il tassista 68enne di Milano, aggredito dopo una lite con un pedone in via Gian Battista Morgagni (parallela di corso Buenos Aires, zona Porta Venezia). L’aggressore è stato fermato per “tentato omicidio”.
Il figlio dell’uomo, Federico, ha scritto su Fb che il padre rimane in vita “attraverso le macchine”. Le speranze sarebbero pochissime.
La zuffa, brevissima, è scoppiata poco dopo le 20.30 di domenica e, secondo quanto confermato dalla polizia, sarebbe iniziata per futili motivi di viabilità.
Da una primissima ricostruzione pare che l’aggressore stesse attraversando la strada sulle strisce pedonali, in compagnia di una donna incinta, e per una banale precedenza negata, in pochi secondi tutto sarebbe degenerato: il pedone avrebbe scagliato contro l’autista, che nel frattempo era sceso dall’auto, una busta piena di bottiglie colpendolo alla testa e stendendolo letteralmente al suolo.
Immediati i soccorsi: la vittima è stata trasportata all’ospedale Niguarda dove, una volta intubato, è stato portato prima in Rianimazione e poi in camera operatoria per un intervento neurologico. L’uomo è in coma.
La polizia ha fermato il presunto aggressore: 49 anni, è italiano. Secondo la ricostruzione delle ore successive, l’uomo sulle prime ha prestato soccorso e poi si è allontanato poiché la condizione dell’aggredito non sembrava grave.
Un episodio che preoccupa la categoria (alle prese in questi giorni con il ‘problema Uber’) e che riporta la mente all’omicidio di Luca Massari.