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Mobilità Ciclabile. Non mettete il Codice Fiscale sulla bicicletta

San Donato apre le porte alla Settimana europea della mobilità. Ma è già bagarre con Bicipolitana per i codici fiscali incisi sulle bici

Al centro della contesa, oltre all’invito dell’amministrazione a incidere sul telaio delle biciclette il codice fiscale del proprietario, anche lo slogan dell’evento che sarebbe stato “copiato” da quello di Bicipolitana

La settimana europea della mobilità sta per arrivare e la città di San Donato si è preparata ad accoglierla. Tema prescelto della rassegna riguarda “Emissioni zero, mobilità per tutti”, ovvero la promozione e la diffusione su larga scala di mezzi di locomozione e di trasporto ecosostenibili. Sono stati infatti organizzati numerosi eventi che si terranno a partire da mercoledì 16 settembre; tra questi, si legge in un comunicato stampa del comune, «All’Officina Bici & Caffè di piazza 9 Novembre 1989 (alle 17.30) si brinderà al terzo compleanno della struttura e alla conferma di San Donato tra i ComuniCiclabili, con l’assegnazione della bandiera gialla della Federazione italiana ambiente e bicicletta (Fiab) quale riconoscimento dell’impegno nel promuovere politiche bike-friendly». Appuntamento successivo, prosegue il comunicato, «sarà sempre presso l’Officina la mattina successiva. Giovedì 17 dalle 7 alle 9, si svolgerà il “Bike to work”, iniziativa simbolica per incentivare l’uso della bicicletta per recarsi al lavoro». Seguirà un ulteriore evento in piazza Dalla Chiesa, dove «i volontari della Fiab saranno a disposizione dei ciclisti che vorranno incidere il loro codice fiscale sul telaio delle proprie biciclette, approfittando del progetto per prevenire i furti, “Bici Marcata, Bici Salvata”, promosso nell’ambito del Bilancio Partecipativo». Si tratta della decisione che, pur invitando i cittadini a partecipare a titolo puramente volontario, ha scatenato le maggiori polemiche.  «Penultimo appuntamento – conclude il testo emanato dal comune – martedì 22 alle 9 di fronte all’Officina. Da lì partirà la seconda edizione di “Umarell per un giorno”. Tecnici e Amministratori illustreranno le soluzioni adottate per la realizzazione della ciclovia San Donato – Peschiera, ormai prossima all’inaugurazione. Gran finale all’Officina, sempre martedì (alle 17.30) con un incontro sulla bicicletta elettrica che includerà un laboratorio di sostituzione della camera d’aria nelle bici tradizionali».
Soddisfatto di quanto approntato il Vicesindaco di San Donato Gianfranco Ginelli, il quale si è così espresso riguardi agli eventi in programma: «Emissioni zero, mobilità per tutti è il tema scelto per questa edizione della Mobility Week, che individua un duplice obiettivo su cui la nostra Amministrazione lavora con impegno da anni. Lo dimostrano le azioni diversificate promosse nel recente passato per rendere più sostenibili, rapidi e meno impattanti i movimenti di tutti noi. I servizi di sharing (a due e quattro ruote), il futuro asse ciclopedonale che ci unirà a Peschiera, l’installazione delle colonnine per la ricarica delle auto elettriche, la riduzione della velocità nei quartieri e la regolamentazione della sosta sono alcuni degli interventi con cui stiamo ridisegnando la mobilità futura che, nei nostri piani, dovrà essere funzionale alle esigenze di tutti e rispettosa dell’ambiente»
 
Come accennato, si è presentata una serie di fattori che ha scompaginato le carte degli eventi in programma: si è infatti aperta nelle ultime ore una contesa con Bicipolitana network in merito ad alcune questioni. In primis, lo slogan utilizzato dall’amministrazione comunale per pubblicizzare gli eventi, “Pedaliamo il futuro”, è stato, a detta di Fabrizio Cremonesi, pedissequamente copiato da quello di cui il network, appunto Bicipolitana, si serve da molto tempo e che è presente in molti tratti della pista ciclabile di San Donato. Ha suscitato inoltre strascichi e polemiche l’invito della giunta sandonatese a far incidere sui telai delle biciclette il codice fiscale dei rispettivi proprietari. A tal riguardo, Cremonesi ha ricordato che «Non abbiamo partecipato a un bilancio partecipativo, alla realizzazione del quale per altro siamo stati invitati all’ultimo minuto, portando avanti le nostre idee. A questo bilancio ha partecipato anche l’associazione San Donato Riparte, la quale ha proposto di marchiare le biciclette con il codice fiscale dei proprietari. Ci siamo da subito opposti – racconta Cremonesi – per il fatto che il codice fiscale è un dato sensibile, che può essere utilizzato da chiunque, se reso pubblico, anche per scopi illeciti». «La soluzione che noi abbiamo proposto – spiega ancora Cremonesi – è quella di applicare sulle bici un QR Code, comunque riconoscibile e riconducibile tramite un sistema informatico al proprietario, ma assolutamente anonimo e pertanto non servibile da malintenzionati»
 
Cremonesi ha infine constatato con amarezza che «l’operazione di incisione dei codici fiscali è stata pagata dai cittadini tramite un bilancio partecipativo, ma il tutto si ritorcerà contro ai cittadini stessi».

L’invito di Bicipolitana è quindi quello di non partecipare a questa iniziativa patrocinata dal comune perché, se si vogliono tutelare le biciclette da eventuali furti, ci sono molti metodi alternativi e maggiormente sicuri.
Cremonesi ha infine chiosato con una annotazione riguardo alla mobilità sostenibile tout court: «le piste ciclabili di San Donato sono per molti tratti inservibili, in quanto non a livello della strada ma soprelevate; per quanto riguarda gli autobus, si potrebbe invece lavorare con corse su richiesta, onde evitare di avere pullman che girano a vuoto per la città inquinando senza che ce ne sia una necessità».
 

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Ancora nessuna risposta alla Lettera Aperta “Bici Marcata Bici Salvata”

Lettera Aperta a San Donato Riparte: BICI MARCATA BICI SALVATA

 

NOTA BENE: Il codice fiscale è un dato personale che permette un utilizzo significativo, e che agevola l´intreccio di un numero rilevante di banche dati sulla base di una ricerca non nominativa; deve essere pertanto disciplinato in modo da selezionarne l´impiego sulla base di idonee garanzie, in attuazione della disciplina comunitaria in materia di trattamento dei dati personali – art. 8 dir. n. 95/46/CE – (parere sullo schema di d.P.R. sull´uso e la diffusione della Carta nazionale dei servizi).
• Garante 9 luglio 2003 [doc. web n. 1054823]

Fonte 7Giorni

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