Dal 12 al 20 settembre lo Spazio Espositivo Mario Tapia Radic all’interno di SpazioCultura ospita i lavori raccolti nell’ambito del progetto culturale “I Fiori dell’emergenza.
Con le mani, i pensieri e le parole l’emergenza Covid 19 vissuta dai sangiulianesi”, promosso dall’Assessorato alla Cultura in collaborazione con la compagnia Molletta Teatro. Il progetto, nato lo scorso aprile con l’obiettivo di promuovere, attraverso il sito e la pagina Facebook del Comune, le espressioni creative, gli hobby e le passioni coltivate dai cittadini di San Giuliano durante il periodo di isolamento sociale, è stato accolto con grande entusiasmo diventando per settimane un appuntamento atteso e un importante momento di condivisione.
La mostra offre un percorso inedito tra la sorprendente varietà di materiali pervenuti: i visitatori potranno apprezzare poesie, opere d’arte, manufatti realizzati con originali tecniche di riciclo, lavori artigianali, contenuti audiovisivi e una ricca “tavolata” con le foto di piatti prelibati frutto della riscoperta di antiche tradizioni culinarie ed espressione dell’integrazione culturale che caratterizza il nostro territorio. Nel rispetto delle misure anti-Covid, l’ingresso alla mostra è contingentato ed è previsto l’obbligo di mascherina durante tutta la durata della visita. La mostra è aperta al pubblico negli orari di apertura di SpazioCultura (piazza della Vittoria 2). Commenta l’Assessore alla Cultura, Nicole Marnini: “Il progetto i Fiori dell’emergenza è riuscito a dimostrare come anche un momento di disagio possa trasformarsi in un’opportunità per esprimere la propria creatività. La straordinaria partecipazione dei sangiulianesi all’iniziativa, insieme al desiderio di condivisione, testimoniano il profondo senso di coesione sociale che anche durante l’emergenza la nostra comunità è riuscita ad esprimere. Con la mostra abbiamo voluto sia valorizzare l’impegno e la partecipazione dei cittadini che offrire un momento di riflessione su quanto abbiamo vissuto, convinti che il percorso tra i materiali inviati sia un racconto autentico di un particolare momento della storia della nostra comunità.
Dietro ogni oggetto esposto c’è non solo un’espressione artistica, ma una storia privata di come è stata vissuta l’emergenza,una storia privata che diventa storia di tutti attraverso la condivisione”.