Mozione della Lega Nord in Consiglio Comunale San Giuliano Milanese per chiudere il Centro Culturale arabo “SABIL”
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Chiamata in causa dal Consiglio comunale l’associazione araba Sabil: durante la seduta consiliare dello scorso martedì 18 febbraio la Lega chiede la chiusura del centro religioso e culturale perché contrario alla Costituzione. E’ lo stesso Michele Rizzi, consigliere capogruppo del Carroccio, a spiegare il perché della mozione: <<Come si evince dalla pagina facebook di Sabil – spiega -, non si tratta di un centro culturale, ma di un luogo di culto.
Riteniamo quindi che, se la Polizia locale dovesse accertare l’effettivo svolgimento di riti religiosi, il centro debba essere chiuso perché contrario alla Costituzione>>. La mozione infatti precisa che la religione islamica violerebbe gli articoli 2, 3, 27 e 29 della Carta costituzionale proprio perché la religione islamica riconoscerebbe <<la superiorità del musulmano sul non musulmano e dell’uomo rispetto alla donna – come riportato dalla mozione -; la previsione della pena di morte per apostati, adulteri ed omosessuali; la possibilità di sposare fino a quattro mogli>>. Una volta aperta la discussione la consigliera di origine giordana Muntaha Wahsheh decide di abbandonare i banchi della maggioranza. La stessa conigliera all’inizio della seduta ha reso noto che i giovani musulmani sangiulianesi nei giorni scorsi a seguito della mozione della Lega hanno inviato una lettera a Papa Francesco per chiedere aiuto e scongiurare la chiusura di Sabil: << A San Giuliano la comunità musulmana conta circa 1800 persone, quasi il 5per cento – precisa Wahsheh -: i nostri ragazzi sono nati e hanno frequentato le scuole qui in Italia e hanno tutto il diritto di professare il proprio culto. E’ la stessa Costituzione italiana ad assicurare la libertà delle persone senza distinzione di sesso, razza, religione e opinione politica: proprio la Costituzione vieta la discriminazione contenuta all’interno della mozione>>. La mozione è stata decisamente respinta ma non senza un acceso dibattito nonostante la Costituzione sancisca a chiare lettere all’articolo 19 che <<Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume>> come riportato anche dal consigliere di Sel Massimo Molteni. Lo stesso sindaco Alessandro Lorenzano ha espresso voto contrario parlando sia a nome della Giunta che della maggioranza definendo la mozione della Lega dannosa e inutile sia nella forma che nella sostanza. Nessun pericolo dunque per l’associazione araba di via Menotti Serrati che affonda le sue radici a San Giuliano da oltre dieci anni. Rimane invece da scoprire cosa ne sarà della richiesta avanzata dalla stessa associazione in merito alla costruzione sul terreno situato tra via Brigate Partigiane e via Dalla Chiesa di un nuovo centro culturale arabo con spazi destinati anche alla preghiera, spazio che andrebbe a sostituire quello tuttora occupato da Sabil. Il terreno su cui dovrebbe sorgere il centro è tuttora destinato a servizi e la stessa associazione Sabil nel progetto protocollato lo scorso luglio ne chiede la cessione in comodato d’uso gratuito. La questione è ancora in attesa di passare al vaglio sia dei tecnici che dei consiglieri comunali, certo è che se dovesse essere data l’autorizzazione alla costruzione del centro la Lega Nord (e non solo) non starà in silenzio, sventolando anzi le firme raccolte al fine di indire un referendum cittadino sulla questione.
Redazione RecSando -Stefania Natale – Foto Luigi Sarzi Amadè