Dietro ogni evento ci sono persone e ideali. Persone che si mettono a disposizione della collettività con impegno e con la speranza che quell’evento possa generare speranza di avere un mondo migliore, promuovendo tra gli studenti sentimenti di legalità e appartenenza alla società in modo onesto e laborioso.
Mercoledì 29 maggio, nel salone parrocchiale di Mombretto di Mediglia, si è svolta la quinta edizione della Giornata per la Legalità e il contrasto alla criminalità mafiosa, istituita con un disegno di Legge del Senato nel 2015, con l’indicazione di affiggere in questa giornata in tutti gli istituti scolastici le immagini di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Un evento fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale guidata da Paolo Bianchi, che ha nell’Assessore all’Istruzione Rosy Simone una “Paladina della Legalità”.
E’ infatti anche per la sua intraprendenza che in questi anni sono stati portati avanti interessanti laboratori tra gli studenti dei tre ordini di grado presenti in città: infanzia, elementari e medie, (dallo scorso anno intitolate tutte a Emanuela Loi, la prima donna agente di scorta uccisa dalla mafia, durante la strage di via d’Amelio il 19 luglio 1992 dove fu ucciso il Giudice Borsellino). Ovviamente in tutto questo, con il supporto di dirigente scolastica e insegnanti. Per il quarto anno scolastico consecutivo, un filo conduttore ha guidato i giovani studenti in un tema specifico dell’orbita “legalità”, Quest’anno il Cyber -bullismo, un tema purtroppo sempre più sulle prime pagine dei Media a causa di gesti tragici che provoca su chi ne è vittima. Tutti i lavori svolti dai ragazzi, oltre che essere premiati durante la serata, ancora una volta hanno trovato posto sul diario scolastico che useranno tutti gli studenti il prossimo anno, grazie anche alla ConfCommercio Nazionale che ne sponsorizza la realizzazione. Ma questa serata aveva anche un titolo “Cento Passi alla Luce del Sole” particolarmente in ricordo di don Pino Puglisi e Giuseppe Impastato, assassinati da mani mafiose. Ma un pensiero è stato rivolto anche ad altre 33 vittime, tra le quali oltre Falcone e la moglie, il giudice Borsellino, le loro scorte, il generale Dalla Chiesa e la moglie, il giudice Livatino.
Molto bello il quadro commissionato ad un artista locale, Alberto Misiano, che ha dipinto su tela con immagini e colore il Titolo della serata. Quadro donato venerdì mattina alla Sede della Confcommercio in c.so Venezia con una cerimonia alla quale erano invitati l’artista stesso, il sindaco, il vice-sindaco l’Assessore e il comandante della Polizia Locale. Ad attenderli il Presidente Carlo Sangalli e l’Onorevole Luca Squeri, già Presidente della Commissione Sicurezza e Legalità.
Ma torniamo dall’Assessore Simone, che in una amichevole intervista, ci racconta l’inizio del suo impegno per l’osservanza della legalità. Dalle esperienze forti durante il periodo di lavoro in Sicilia, dove si è scontrata con ambigui personaggi in odore di mafia, alla sensazione di voler elaborare quel “lutto” che tutti i siciliani onesti sentono dalle stragi di Capaci e via d’Amelio, ancora oggi, a distanza di 27 anni.
Nel primo video l’intervista, nel secondo l’evento del 29 maggio
Redazione RecSando Angela Vitanza
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