Appalto regolare per la raccolta rifiuti: nessun coinvolgimento del Comune di Mediglia nell’operazione denominata “Clean City”. Ha fatto decisamente scalpore la notizia, circolata nei giorni scorsi, sull’indagine della Procura di Monza che ha portato all’esecuzione di 41 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di persone che, a vario titolo, sono implicate nell’aggiudicazione illecita di appalti pubblici – ovverosia truccati – nel settore della raccolta, smaltimento rifiuti e servizi ambientali.
Al centro delle accuse l’azienda monzese Sangalli & C., accusata di essere il cardine su cui ruotava tutto il sistema, la cui prassi prevedeva il pagamento di mazzette per accaparrarsi diversi appalti in mezza Italia, per un totale di 260 milioni di euro. Tale società, nonostante il terremoto giudiziario che l’ha colpita, rimane comunque operativa e continua a svolgere, in molti Comuni, come ad esempio a Mediglia, le attività connesse all’appalto del servizio di raccolta rifiuti.
«Vogliamo rassicurare i medigliesi che l’inchiesta non riguarda in alcun modo l’appalto del nostro Comune – fanno sapere il sindaco Paolo Bianchi e l’assessore alla partita Gianni Fabiano – e che, per quanto è in nostro potere, stiamo vigilando affinché quando accade non abbia pesanti ricadute sull’organizzazione del nostro servizio e sulla sua qualità». Viene infatti accolta positivamente dall’Amministrazione comunale di Mediglia – con tutte le riserve che il caso impone – la rassicurazione diffusa a mezzo stampa dalla Procura di Monza, la quale sta ponendo in essere tutte le iniziative per garantire la continuità aziendale della Sangalli & C., perché non si verifichi un’interruzione dei servizi e per consentire ai suoi dipendenti di non perdere il lavoro.
Maurizio Zanoni