Giungono nuove segnalazioni circa il fenomeno. Oltre ad occupare con rifugi di fortuna l’area ai bordi della tangenziale, i nomadi alimentano falò per scaldarsi e alimentarsi nei pressi delle stazioni di benzina.
Arrivano nuove segnalazioni rispetto ad una situazione di alto rischio che vede sempre più sandonatesi denunciare un fenomeno di emergenza. La paura in queste ultime settimana è che la spazzatura prodotta dai nomadi possa prendere fuoco. Senza dimenticare i falò che i nomadi accendono per riscaldarsi vicino alle pompe di benzina.
Il timore insomma è di un possibile grave incidente. Dopo l’appello alle istituzioni lanciato nei gironi scorsi, ora si muove anche la politica.
Lo fa la Lega Nord che con una nota sollecita azioni concrete: “Il fatto che sino ad oggi non sia successo nulla è pura fortuna, ma non possiamo sempre far finta di non vedere, pertanto ci sembra opportuno segnalare questo problema all’amministrazione che in collaborazione con Milano può intervenire al fine di fermare questa situazione”.
Altri residenti nei giorni scorsi hanno lamentato non solo la pericolosità dell’insediamento ma anche il pessimo impatto, vista la mole di rifiuti che si scorge, che percepisce chi raggiunge la città dei palazzi di vetro.