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Oggi siamo tutti Francesi

Cosa è accaduto il 7 gennaio ?

 

Fonte: Il Messagero
Oggi  7 Gennaio nel barbaro attacco alla redazione di Charlie Hebdo a Parigi sono rimasti uccisi in 12, fra cui due poliziotti. Fra le vittime il direttore e vignettista Charb (Stephane Charbonnier), uno dei disegnatori più importanti, Jean Cabut.
Fra le persone uccise ci sono un addetto alla portineria, otto giornalisti, uno dei poliziotti assegnati alla protezione del direttore Charb e un invitato alla riunione di redazione, che si trovavano all'interno, più un secondo poliziotto accorso appena dopo la sparatoria e colpito sul marciapiede di fronte all'edificio.
L'attentato ha decimato la redazione dello storico settimanale satirico francese, nato sulle ceneri di Hara Kiri Hebdo, proibito in Francia nel 1970 dopo una copertina giudicata insultante nei confronti del generale De Gaulle, appena morto.
continua…
 

 

Fonte: Il POST.IT
Mercoledì mattina c’è stata una sparatoria nella sede del settimanale satirico francese Charlie Hebdo, a Parigi: sono morte almeno 12 persone, gli attentatori non sono stati catturati. La sede del settimanale era già stata attaccata con alcune bombe molotov alla fine del 2011 (in quell’occasione era stato attaccato anche il sito del settimanale): Charlie Hebdo è un settimanale noto per le sue copertine, vignette e articoli solitamente molto provocatori. Charlie Hebdo costa 3 euro ed esce in tutta la Francia. Da anni è considerato vicino alla sinistra radicale e libertaria: le vignette pubblicate sulla rivista prendono spesso di mira la religione (anche cattolica: una volta pubblicarono una vignetta raffigurante il Papa con in mano un preservativo), la polizia e la destra francese. Il New York Times, in un articolo pubblicato nel 2011, lo aveva definito «adorato da molti, insultato da alcuni, ritenuto offensivo praticamente da tutti». BBC ha spiegato che Charlie Hebdo è l’ultima delle riviste di una tradizione «che unisce la militanza di estrema sinistra a una scurrilità provocatoria che spesso sconfina nell’oscenità», nata nel Settecento in opposizione alla famiglia reale francese. Uno degli scandali più significativi associato alla rivista fu la scelta di pubblicare, nel 2006, le controverse vignette che contenevano una caricatura di Maometto pubblicate originariamente sul quotidiano danese Jyllands-Posten (le stesse che l’allora ministro italiano per le Riforme Roberto Calderoli esibì su una maglietta durante un’intervista al TG1, nel febbraio 2006). L’ultimo tweet pubblicato dall’account del settimanale prima dell’attacco di oggi contiene una vignetta sul capo dello Stato Islamico, Abu Bakr al-Baghdadi.

"Al terrore si risponde con la civiltà che San Giuliano mostrerà anche nei prossimi giorni".

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