Lo certifica una recente indagine sugli incidenti elaborata da Aci su dati del 2013, che colloca le arterie rispettivamente al 2° e al 6° posto per la loro pericolosità.
La Paullese e la via Emilia rappresentano 2 tra le più pericolose arterie stradali della Lombardia.
Questo quadro allarmante emerge da una recente indagine elaborata da Aci, l’Automobile club Italia, che ha tracciato un quadro sull’indice di rischio che caratterizza le strade lombarde per il 2013.
L’analisi ha messo in relazione la lunghezza in km del tracciato preso in considerazione con il numero effettivo di incidenti verificatisi, valore poi confrontato con il numero di decessi.
Per quanto riguarda la Paullese, lungo i suoi 71 km di lunghezza che connettono la provincia di Milano con quella di Cremona passando per il lodigiano, nel 2013 si sono verificati 89 sinistri con feriti, 9 dei quali mortali.
Tale dato attribuisce all’ex S.S. 415 un indice di mortalità estremamente elevato, che la colloca al 2° posto in Lombardia, preceduta solo dalla S.S. del Tonale.
Circa invece la via Emilia, lungo i suoi quasi 55 km che connettono Milano a Piacenza passando per Lodi, nel 2013 il numero di incidenti è stato superiore rispetto a quello sulla Paullese, cioè 115, ma i decessi sono stati solo 6.
Tale dato, quindi, inserisce di diritto quest’ultima al 6° posto tra le arterie lombarde più pericolose.
In base a quanto emerso dalle rilevazioni operate da Aci, paradossalmente a volte sono proprio i lavori di riqualificazione ed ammodernamento a incrementare l’indice di rischio.
I cantieri aperti, infatti, spesso mal segnalati e poco visibili, possono a volte trarre in inganno i viaggiatori ed essere causa di sinistri.
Questo quadro allarmante emerge da una recente indagine elaborata da Aci, l’Automobile club Italia, che ha tracciato un quadro sull’indice di rischio che caratterizza le strade lombarde per il 2013.
L’analisi ha messo in relazione la lunghezza in km del tracciato preso in considerazione con il numero effettivo di incidenti verificatisi, valore poi confrontato con il numero di decessi.
Per quanto riguarda la Paullese, lungo i suoi 71 km di lunghezza che connettono la provincia di Milano con quella di Cremona passando per il lodigiano, nel 2013 si sono verificati 89 sinistri con feriti, 9 dei quali mortali.
Tale dato attribuisce all’ex S.S. 415 un indice di mortalità estremamente elevato, che la colloca al 2° posto in Lombardia, preceduta solo dalla S.S. del Tonale.
Circa invece la via Emilia, lungo i suoi quasi 55 km che connettono Milano a Piacenza passando per Lodi, nel 2013 il numero di incidenti è stato superiore rispetto a quello sulla Paullese, cioè 115, ma i decessi sono stati solo 6.
Tale dato, quindi, inserisce di diritto quest’ultima al 6° posto tra le arterie lombarde più pericolose.
In base a quanto emerso dalle rilevazioni operate da Aci, paradossalmente a volte sono proprio i lavori di riqualificazione ed ammodernamento a incrementare l’indice di rischio.
I cantieri aperti, infatti, spesso mal segnalati e poco visibili, possono a volte trarre in inganno i viaggiatori ed essere causa di sinistri.