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Prima consegna aiuti alle popolazioni terremotate Marche

Domenica alle 21 siamo rientrati a San Giuliano Milanese dopo aver raggiunto la prima fascia delle zone terremotate delle Marche [Gagliole, Selvalagli, Matelica] venerdì 11 Novembre verso le 16.
Il tempo era brutto e pioveva, abbiamo così potuto verificare come anche il clima aggiunga negatività sopra al disastro causato dal sisma. Per prima cosa abbiamo raggiunto Gagliole dove il centro storico è completamente zona rossa, oltre che per i danni a diverse abitazioni [soprattutto all’interno delle stesse] incombe il pericolo della grande torre antica che si è aperta in due punti e che rischia di crollare. I vigili del fuoco dovrebbero intervenire domani per mettere in sicurezza la rocca con cavi d’acciaio. Al momento un eventuale crollo della rocca potrebbe distruggere quasi tutte le abitazioni sottostanti perché il piccolo borgo è costruito in stile medioevale tutto intorno.
A Gagliole gli sfollati rappresentano praticamente il 90% della popolazione. Noi abbiamo incontrato il gruppo che staziona nel centro di aggregazione sociale, una struttura bassa costruita come dono – per il terremoto del 1997 – da un altro comune. Questa struttura antisismica posta appena sopra il municipio ospita una trentina di persone sistemati in una lunga camerata. Qui abbiamo consegnato giochi per bambini, accappatoi e asciugamani, ciabatte per andare in doccia, viveri, quaderni e pennarelli, vestiario invernale.

Ci ha molto colpito la reazione di grande felicità e commozione di adulti e bambini alla consegna di alcuni bei cagnolini di peluche – che ci ha dato il Carrefour – che hanno trovato così funzione di mascotte affettiva in questi momenti delicati. Dobbiamo dire che ci ha sorpreso vedere come piccole cose per noi, che non viviamo quel problema, quasi insignificanti, diventino importantissime per chi vive il disastro di aver perso tutto.
A Gagliole e nella frazione di Selvalagli il problema non sta tanto nei crolli, che non sono stati molti, ma nella totale inagibilità di interi palazzi. La X sui muri che indica la probabile necessità dell’abbattimento completo delle strutture è evidente, netta, e cappeggia su molti condomini come potete visionare in alcune foto.

Galleria Fotografica
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A Gagliole girava un bambino, Giordan di sei anni, con in testa il casco della protezione civile, che ha ricevuto il suo cagnolino di peluche e che ci ha raccontato con grande orgoglio che va in prima elementare e che a breve [oggi, ndr] rientrerà nella classe dove hanno imparato il funzionamento dell’orologio con “quelle belle lancette lunghe e corte…”. Lo vedete in una foto.
Successivamente abbiamo raggiunto la scuola di Selvalagli dove ci siamo fermati per la notte insieme alla popolazione che è lì rifugiata [circa 70 persone di diverse famiglie]. Abbiamo chiacchierato a lungo e cenato con loro. Sono tutti fuori da abitazioni nelle quali non possono rientrare e hanno gradito tutto il materiale che abbiamo consegnato. L’umanità e la correttezza di chi è stato colpito da questo dramma si è manifestata nella riconsegna a noi di ciò che era in surplus e che abbiamo poi consegnato alla protezione civile di Matelica grazie alle indicazioni del fotografo Fabrizio Massari della cittadina di Enrico Mattei.
A Selvalagli abbiamo incontrato due giovani delle BSA – Brigate di Solidarietà Attiva – molto presenti nel territorio colpito dal terremoto e che in modo volontario assistono e aiutano le popolazioni, soprattutto con un servizio di mensa e di consegna dei beni di prima necessità alle persone più esposte e isolate [allevatori, contadini che non possono abbandonare i loro campi e il bestiame etc.].
Tanto per far capire a chi è pieno di pregiudizi a Selvalagli, a cucinare, c’erano i cuochi dei NO TAV di Bussoleno… i “pericolosissimi” NO TAV tanto per smontare le bugie dell’informazione di Stato su ciò che loro rappresentano e perché lottano affinché non gli si distrugga la valle, la loro vita e la loro economia… come un terremoto appunto.
Terminata la consegna di tutti i beni [compresi oltre 120Kg di pasta corta] siamo rientrati a San Giuliano. Come Associazione Culturale IL PICCHIO abbiamo messo, dalla cassa dell’associazione, la copertura delle spese del furgone e della macchina utilizzati, oltre 500€ che si vanno a sommare ai 600€ versati alle BSA grazie alla pastasciutta Amatriciana organizzata il 30 Ottobre a Vizzolo Predabissi e ai 950€ bonificati al Comune di Gagliole ricevuti con la raccolta del 5 e 7 Novembre.
Prossimamente verrà organizzata una nuova raccolta di aiuti e alcuni mercatini solidali dove venderemo prodotti NUOVI utili per le festività Natalizie, donati da un grande Ipermercato, per raccogliere fondi da destinare ancora al sostegno delle popolazioni colpite. La situazione nella provincia di Macerata è molto critica e ci vorranno molti anni a riportare in condizioni di normalità, pensiamo che solo nella famosa Camerino [città universitaria a 10km da Gagliole] i rilievi indicano che teoricamente andrebbe rasa al suolo all’interno delle mura e interamente ricostruita.
Stando qui a casa nell’hinterland milanese non possiamo nemmeno immaginare la portata catastrofica di questi eventi e di come incidano nelle prospettive di vita, sociali e de economiche delle popolazioni colpite.

Presidente Associazione Culturale IL PICCHIO
Gino

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