Nell’introduzione alla sua raccolta di racconti “Principianti assoluti” – Giuliano Ladolfi editore, Fabiano Spessi scrive:
“In tempi di fatto in serie e di serialità, il volto di una persona si contraddistingue per la sua unicità. Solo le icone della cultura pop – Warhol insegna – soccombono alla logica industriale dell’infinita riproducibilità, finendo per essere niente più che dei simulacri. Le foto della copertina di questo libro formano invece un caleidoscopio di vite che sono la nostra”.
E questa raccolta è proprio un caleidoscopio in cui individui “comuni” ci raccontano le proprie vicende di vita quotidiana, a volte paradossali, al limite della comicità, altre volte disperate, altre ancora drammatiche, narrate in uno stile caratterizzato da una sottile vena ironica, che rende la lettura molto scorrevole e piacevole. Questo non toglie nulla alla profondità degli argomenti trattati, che fanno riflettere sulla società odierna e sulle sue contraddizioni. Dal punto di vista “anagrafico, i protagonisti di questi racconti sono per lo più compresi nella fascia di età che va dai venti ai quarant’anni, la fascia di età che maggiormente subisce le conseguenze della precarietà dell’esistenza umana che caratterizza il periodo storico in cui stiamo vivendo, non solo per quanto riguarda il lavoro o la sua mancanza, ma anche e soprattutto nei rapporti interpersonali, spesso superficiali e senza una visione di futuro. Le vicende narrate si svolgono a Milano, città simbolo della modernità, metropoli Europea che negli ultimi anni ha subito una profonda trasformazione, sia dal punto di vista architettonico, che dal punto di vista culturale e sociale. Non è più la “Milano da Bere” degli anni ’90, e tutte le contraddizioni e i contrasti che in quegli anni (fino a Tangentopoli) restavano nascosti, o addirittura negati, in nome dell’opulenza, vera o presunta che fosse: è una Milano in cui si può arrivare, per noia, a dare fuoco ad un essere umano, così, “tanto per passare il tempo”. Il tutto, comunque, sempre raccontato, come abbiamo già detto, con ironia, mai in tono saccente e sempre con il sorriso sulle labbra, anche se, a volte, un sorriso amaro.
Non appena sarà possibile, organizzeremo un incontro con questo autore milanese, in modo da conoscerlo e farvelo conoscere meglio…fidatevi, nel vale proprio la pena!
Piera Scudeletti
Circolo 6×4