Questa mattina presentato a Milano il progetto ReLambro che prevede interventi anche a San Donato sulle anse naturali del fiume in prossimità dell’ex canile
Il Lambro, il suo ecosistema e le sue sponde sono un patrimonio cittadino da tutelare e valorizzare. Per questo il Comune di San Donato ha aderito con convinzione al progetto ReLambro, iniziativa presentata questa mattina a Palazzo Marino e resa possibile dai finanziamenti di Fondazione Cariplo e dalla collaborazione tra Ersaf (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste), i Comuni di Melegnano, Milano, Peschiera Borromeo, San Donato Milanese e Segrate, il Parco Nord, l’Università di Agraria, Irsa-Cnr, l’Istituto Nazionale di Urbanistica, il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, Legambiente Lombardia e l’Associazione Grande Parco Forlanini.
L’intervento che interesserà il territorio sandonatese si concentrerà sull’area dell’ex canile, luogo adiacente al rifugio per gatti randagi. Il piano punta a mettere a disposizione dei cittadini un ambito aperto e fruibile attraverso il completamento dei percorsi, la pulizia delle sponde, l’eradicazione di arbusti infestanti e alloctoni, la posa di nuove piante, il posizionamento di una staccionata di protezione verso le sponde e la creazione di uno spazio didattico. Quest’ultimo sarà realizzato negli spazi dell’ex canile, dove saranno costruiti nuovi ingressi, percorsi e passaggi per gli animali e dove saranno installate strutture e coperture in legno sui massetti già presenti. Il tutto sarà completato da arredi e strumenti funzionali alla didattica. L’investimento previsto per realizzare gli interventi sopraelencati si aggira intorno ai 250mila euro, dei quali, circa 100mila saranno messi a disposizione da Fondazione Cariplo e i restanti saranno a carico del Comune.
Un’estensione del progetto ReLambro potrebbe poi riguardare anche l’Oasi Levadina. Forti dell’esperienza dell’Ersaf a Malpensa, si sta valutando di ovviare ai ripetuti tagli di piante, imposti dalla posizione in pieno cono aereo e a poca distanza dalla pista di Linate, con la creazione di un bosco più basso e maggiormente compatibile con la vicina infrastruttura aeroportuale.
«Ogni nostro intervento – ha spiegato l’Assessore all’Ecologia Chiara Papetti, nel corso dell’incontro milanese – punta alla valorizzazione del patrimonio naturalistico rappresentato dall’ecosistema del Lambro, un luogo definito da un susseguirsi di anse, che ci fa immergere nella natura e dimenticare di essere a due passi dal centro più grande e produttivo del Nord Italia. Il creare e poi gestire un’area didattica è un fine ambizioso che il Comune solo con le proprie forze difficilmente potrà centrare. Per questo, come nostra abitudine nell’Amministrare la città, promuoveremo il coinvolgimento e la partecipazione delle realtà del territorio impegnate nella tutela e nella salvaguardia della natura attraverso le politiche di partecipazione attiva».