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Quando gli oggetti “si animano”

Domani a Cascina Roma apre la terza mostra frutto della collaborazione fra Comune ed Eni; sotto i fari dieci nature morte della Galleria Guidi attorno a un’opera di Mario Mafai
 
Nature morte protagoniste negli spazi nobili di Cascina Roma. Si inaugura domani  (venerdì 11 dicembre) e resterà aperta sino al 20 febbraio, Lo spirito degli oggetti, esposizione curata presso la Galleria d’arte contemporanea Virgilio Guidi dall’Amministrazione Comunale in cooperazione con Eni. La mostra costituisce il terzo tassello del prezioso mosaico che il Comune e il colosso dell’energia stanno componendo insieme per celebrare con i rispettivi patrimoni artistici il ventennale dell’apertura di Cascina Roma quale luogo espositivo principale di San Donato.  
Dopo il paesaggio urbano, protagonista della rassegna costruita attorno al quadro Tavola & città (1991) di Valerio Adami, e dopo le figure femminili idealmente collocate vicino al Ritratto di signora (1924) di Felice Casorati, oggi le sale della Galleria cittadina accolgono una mostra dedicata alle nature morte, suggestivamente intitolata Lo spirito degli oggetti, curata ancora una volta da Monica Loffredo, che ha costruito un percorso attorno alla Natura morta con uova, pannocchie e gallo (1929) di Mario Mafai, opera della quadreria Eni collocata quale fulcro di una rassegna che comprende altri dieci qualificati lavori del patrimonio artistico comunale, realizzate rispettivamente da Nado Canuti, Francesco Radino, Antonio Tonelli, Ernesto Treccani, Filippo de Pisis, Ercole Pignatelli, Mario Ferrario, Leslie Mayer, Adolfo Sivori e Mario Bardelli.
 
«Nel mettere a confronto le due collezioni di Eni e di Cascina Roma – scrive nel catalogo la curatrice – questa mostra presenta alcuni dei modi in cui gli artisti hanno affrontato una tradizione secolare, nell’epoca contemporanea. Per tutto il XX secolo infatti gli artisti hanno messo in discussione, trasgredito e perennemente rinnovato il tema natura morta, la cui evoluzione rispecchia le relazioni tra arte, società, e i suoi oggetti, e incarna codici morali, economici e sociali di significato. Il titolo della mostra – prosegue Loffredo – sottolinea come gli oggetti una volta apparsi come soggetto di un’opera acquisiscono uno spirito e un’emozione nuova. Attraverso la loro rappresentazione beneficiano di un investimento emozionale che li libera dalla loro funzione per renderli simboli».
Soddisfazione per questa terza mostra realizzata in collaborazione con Eni da parte del Sindaco: «Si tratta di un’occasione culturale preziosa – precisa Andrea Checchi – per i nostri cittadini che potranno toccare con mano ancora una volta la qualità delle opere entrate a far parte della collezione di Cascina Roma; a tutti mi sento di rivolgere un caldo invito a visitare la rassegna».
 

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