I dipendenti dello stabilimento sangiulianese della Bindi possono finalmente tirare un sospiro di sollievo, dopo settimane di proteste e apprensione.
Nella notte tra mercoledì 4 e giovedì 5 dicembre, infatti, le rappresentanze sindacali e i vertici aziendali hanno trovato il tanto agognato accordo a salvaguardia dei posti di lavoro. La firma è giunta al termine di una riunione fiume di circa 15 ore, tenutasi presso la sede milanese di Assolombarda. In base a quanto comunicato dalle organizzazioni sindacali ai lavoratori, per i prossimi 24 mesi scatterà la cassa integrazione straordinaria e, durante questo periodo, l’azienda si impegnerà in un piano di investimenti. Se tuttavia, al termine dei due anni, la morsa della crisi dovesse ancora farsi sentire, verrà nuovamente riaperto il dialogo per scongiurare i licenziamenti. Parallelamente, per tutti coloro che volessero invece cercare un nuovo impiego o andare in pensione anticipata, Bindi ha assicurato altrettanta collaborazione. I primi, infatti, riceveranno adeguati incentivi per l’uscita, mentre i secondi potranno godere di appropriati scivoli verso il ritiro.