Ancelle, odore di leccornie di ogni genere, artisti di strada. La musica della cetra si diffonde e un gruppo di ballerine inizia una danza sensuale. All’improvviso una voce potente declama la tragedia di Edipo, un coro si unisce al suo canto. Tutto intorno chitoni, toghe e corone di fiori e di alloro.
Non ci troviamo nella Atene di Pericle, ma nei corridoi dell’Omnicomprensivo di San Donato Milanese.
Il 16 gennaio il liceo ha infatti aderito all’iniziativa del “La notte nazionale del liceo classico”.
La playlist di un insolo tuffo nel passato
Nata l’anno scorso essa ha attirato da subito la curiosità di molti licei di tutta Italia.
E così anche i professori e gli studenti del liceo classico di San Donato, grazie al via libera della dirigente scolastica e del sindaco, si sono adoperati per offrire a tutti i numerosi partecipanti la sensazione di un insolito viaggio nel tempo.
Obiettivo principe della serata era quello di dar voce a un indirizzo di studi che va a morire a discapito di indirizzi che prima formano ad un’esperienza lavorativa in questi tempi di crisi.
Il messaggio che studenti e professori volevano passare è stato che il liceo classico non è morto sotto i colpi gobbi della riforma Gelmini, ma che è vivo più che mai, con un nuovo aspetto, rinato dalle sue ceneri come araba fenice.
E allora i partecipanti alla serata, un numero davvero considerevole di persone di ogni età, hanno potuto assaggiare i cibi dell’antichità nella taberna, si sono fatti acconciare e truccare in perfetto stile greco, hanno provato creme fatte dagli studenti, hanno assistito a spezzoni della tragedia greca di Sofocle l’“Edipo re” e ammirare i costumi dei combattenti del tempo.
Durante la serata di sono tenute poi diverse conferenze: una sulla storia della musica antica, una sull’archeologia e una, tenuta da ex studenti del liceo, trattante il tema del futuro dopo il liceo. Per coloro che hanno preso parte alla serata è stato poi possibile assistere a un Simposio e a un dibattito aperto su diversi temi, come insegnavano le migliori scuole di retorica.
La serata ha riscosso un notevole successo, tante le persone presenti e quelle poi soddisfatte. E’ stato ripagato il grande lavoro svolto da tutti e soprattutto si è fiduciosi che il messaggio sia passato.
Il liceo classico ha aperto le sue porte per mostrare quanto le nostre radici e la nostra cultura siano un’evoluzione inscindibile dall’antichità, greca o latina che sia.
E si sa che per avere radici salde esse devono affondare in una buona terra e quella terra, di conseguenza, è necessario conoscerla bene.
Redazione RecSando – Mattia Tortelli