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San Donato Smart City: Ecco i primi risultati, ma… rimanete connessi

San Donato Milanese
15 maggio 2015

COMUNICATO STAMPA

SAN DONATO SMART CITY
UN QUESTIONARIO PER PARLARE DI SMART CITY A SAN DONATO:
ECCO COME LA PENSANO I CITTADINI

SAN DONATO MILANESESono 187 i sandonatesi che, al 5 maggio scorso, hanno partecipato al sondaggio online lanciato dal Comitato per San Donato Smart City attraverso il servizio messo a disposizione dell’associazione RecSando. Molte le informazioni e i suggerimenti ricevuti, con indicazioni specifiche su priorità e area tematiche da “sviscerare” per realizzare, tutti assieme, una San Donato intelligente, innovativa e a misura di cittadino.

Il sondaggio nasce da un’idea di Eugenio Bianchini, attivista della prima ora del nascente Comitato, sandonatese doc e studente di Politiche Pubbliche per l’Ambiente (MPP-Master in Public Policy) dell’Università Cattolica di Milano.
“Appena abbiamo iniziato a lavorare assieme, è emersa l’esigenza di attivare un processo di sensibilizzazione culturale e di formazione per promuovere un cambiamento duraturo in città.” – dichiara Eugenio Bianchini– “Abbiamo quindi avviato una fase di ascolto e interazione, tuttora in corso, attraverso un breve questionario di 13 domande a cui è possibile rispondere in 5/10 minuti”.
Il questionario rimarrà aperto fino al 30 settembre 2015. Per partecipare clicca qui

L’indagine è generale ed esplorativa e ha le seguenti finalità :

  1. introdurre la nostra idea di Smart city;
  2. mostrare e chiedere l’opinione in merito ad alcuni progetti aree tematiche che possono caratterizzare una smart city;
  3. chiedere se San Donato possieda le caratteristiche per diventare una Smart city.

Le 187 persone che hanno compilato integralmente il questionario risiedono in tutti i quartieri della nostra città e hanno un’età compresa tra i 17 e gli 80 anni. Il 18% sono studenti, il 54% lavoratori, il 4% disoccupati, il 6% in cerca di occupazione e il 12% pensionati, mentre un 4% risposto “Altro” e ha specificato nel dettaglio la propria situazione.

La prima domanda traccia un identikit della città smart idealeche, secondo i nostri interlocutori, deve essere una città che:
– non spreca;
– crea opportunità
– è per tutti
– sa muoversi
– è partecipata.

Rispondendo alla seconda domanda i cittadini hanno indicato i 5 progetti/temi più importanti per una Smart City sandonatese,che si potranno concretizzare solo nel medio-lungo periodo, con un rapporto di mutua interdipendenza tra amministrazione pubblica, aziende, associazioni e cittadini:
– Consumo di suolo zero – Un piano che non invada le aree destinate all’agricoltura, ma riqualifichi le zone industriali e gli immobili esistenti. Media ponderale: 8,72
2°- Progetti che riguardano lo sviluppo e utilizzo di fonti di energia rinnovabile alternative al petrolio. Media ponderale: 8,58
– Illuminazione pubblica intelligente – Sistemi tecnologici integrati che permettano di controllare gli effetti dell’illuminazione, riducendo i costi di manutenzione e i consumi energetici. Media ponderale : 8,40
– Gestione idrica – Controllo e monitoraggio; uso e riuso efficiente della risorsa; analisi e minimizzazione degli impatti negativi . Media ponderale: 8,37
5°- Incentivazione della bicicletta e dei percorsi ciclabili. Media ponderale: 8,35

Tra gli altri progetti che hanno riscosso una buona attenzione vi è anche l’erogazione di servizi digitali da parte delle Pubblica Amministrazione– processo di innovazione dei servizi al cittadino (de-burocratizzazione). Quasi in contraddizione con questa indicazione, riscuote un po’ meno successo un progetto a nostro avviso molto importante, ovvero la creazione di un’identità digitale– documento digitale unificato per permettere al cittadino di accedere velocemente a diversi servizi pubblici.

Oltre a “votare”, è stata offerta la possibilità di indicare altre priorità; sono emerse istanze interessanti quali, ad esempio, il “coworking” delle associazioni – creazione di punti di aggregazione, la mappatura digitale, partecipata e interattiva del verde urbano e la richiesta di favorire l'interculturalità.

E’ stato anche chiesto di dare un punteggio agli elementi di forza e, a nostro avviso, peculiari di San Donato Milanese; elementi di cui tenere conto nel produrre un progetto per la San Donato Smart del prossimo futuro. I risultati sono stati i seguenti:
– la visione innovativa ereditata da E. Mattei;
– nella media, un livello culturale elevato;
– un mondo del volontariato attivo e dinamico;
– la presenza qualificata e pervasiva di servizi.

Altre domande del questionario riguardano:
a) l’idea di lanciare un progetto di Smart City a San Donato.
Le risposte sono: 70% sì; 26% forse; 2% no.

b) Se sia utile creare un’organizzazione di cittadini che crei proposte “dal basso” per le aziende, le pubbliche amministrazioni e le istituzioni.
Le risposte sono: 77% sì; 16%forse; 5% no.

c) Se il cittadino parteciperebbe a un evento creato a tale scopo
Le risposte sono: 53% sì, 34% forse, 11% no.
 

Infine, ecco alcune curiosità:

  1. Nell’esprimere cosa sia una Smart City le parole più ricorrenti sono: futuro, opportunità, efficienza, innovazione e progresso, possibilità, speranza, città sostenibile a misura d’uomo, creativa, partecipata, deburocratizzata, digitale, ecologica, facile, sicura e rispettosa.
  2. Chi ha al massimo 30 anni ha dichiarato, in media, in una scala da impossibile a certo, che probabilmente resterà a vivere a San Donato. Questo potrebbe indicare fiducia e speranza sul futuro della nostra città.
  3. E’ diffusa l’idea che la tecnologia, nonostante la sua importanza, non sia l’unica variabile su cui puntare per disegnare un futuro smart; infatti, il 63% ha risposto in questo modo.

In rappresentanza del costituendo San Donato Smart City :
Giorgio Campatelli, Anna Maria Del Vescovo, Flavio Mantovani e Marco Menichetti

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