In questi primi mesi abbiamo volutamente mantenuto un profilo molto dialogante e aperto, con spirito il più possibile collaborativo per dare modo alla nuova amministrazione di dimostrare ciò che vale.
Purtroppo, dopo 9 mesi, il giudizio è negativo. La ragione è semplice: San Giuliano ha bisogno di interventi radicali sotto molteplici punti di vista. Quello che l'amministrazione sta facendo è mettere qualche "pezza" qua e là sui buchi ereditati dall'amministrazione Lorenzano, ma non sta intervenendo in modo drastico sulla macchina comunale (né da l'impressione di volerlo fare).
In particolare, l'impressione è molto deprimente: l'approccio che la nuova Giunta ha nei confronti del Comune è lo stesso che aveva la precedente Giunta. Non si vive il Comune come un ente pubblico da amministrare per i cittadini, ma lo si vive come un oggetto di proprietà di chi ha vinto le ultime elezioni. La realtà è questa, forse oggi si ha maggiore cura degli oggetti di proprietà, ma l'approccio è tristemente lo stesso.
Gli esempi che dimostrano quanto appena detto sono molti, ne riportiamo quattro.
3) Numerose convenzioni e contratti che garantirebbero servizi e beni al Comune non sono rispettati dai contraenti privati. L'amministrazione Segala è insufficiente anche da questo punto di vista, in quanto nulla è stato fatto in concreto, per esempio sulle convenzioni di Cascina Selmo ed ex Pirelli, in merito agli edifici di edilizia popolare non realizzati: quando l'operatore privato propone soluzioni alternative (per esempio la cessione al comune degli appartamenti invenduti) si deve rispondere, non si deve far finta di nulla! E ancora, in merito al servizio rifiuti, se l'operatore privato non fornisce i sacchetti o li fornisce in modo inadeguato, si fa tutto il necessario affinché questa situazione finisca, non si dispensa l'operatore dal servizio provocando un danno ai cittadini.
4) Sul territorio sangiulianese si sta verificando una situazione molto grave, per la quale il Comune non sta facendo nulla, pur essendone consapevole e parte in causa: Rocca Brivio, di cui San Giuliano possiede il 20% circa delle quote, è occupata abusivamente da una società privata che per anni non ha pagato i canoni di locazione. Pur essendosi risolto il contratto, il liquidatore non fa nulla per liberare l'immobile né per ottenere i canoni non versati. In tutto ciò, l'amministrazione comunale non ha fatto nulla, né detto mezza parola.
Non solo, ma la stessa società continua a lucrare con l'utilizzo della Rocca organizzando eventi e matrimoni, con la complicità di tutti gli enti pubblici coinvolti.
5) Infine, il caso più evidente che dimostra che anche questa amministrazione considera il Comune come un oggetto di proprietà di chi vince le elezioni, è il caso delle nomine del Cda di Asf. Non vogliamo fare confronti pubblici, ma è assolutamente evidente (ed è stato confermato anche dal sindaco in Consiglio comunale) che membri del Cda di Asf sono stati scelti non sulla base delle competenze, ma solo sulla base della spartizione politica delle poltrone.
Per tutte queste ragioni, in occasione del Consiglio comunale del 30 marzo 2017, il M5S annuncerà una importante novità che segnerà un cambio di passo nei rapporti consiliari.
M5S San Giuliano Milanese
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