Il Piano finanziato diritto allo studio, approvato ieri sera, mette a disposizione del sistema scolastico cittadino un milione 220mila euro. 30mila in più dello scorso anno
Investimento confermato, al rialzo. Se lo scorso anno, attraverso il Piano finanziario diritto allo studio, il Comune aveva messo a disposizione di ciascun studente (delle materne, elementari e medie) 300 euro, quest’anno ha fatto di meglio, alzando lo stanziamento di 10 euro cadauno. Le risorse immesse nel sistema scolastico cittadino per l’anno in corso – per effetto del documento licenziato dal Consiglio comunale ieri sera – ammontano a oltre un milione. Per la precisione a 1.220.600,29 euro. 30mila in più di quanto stanziato lo scorso anno.
L’investimento sarà suddiviso su cinque aree d’intervento. La prima verte attorno all’offerta dei servizi che integrano l’attività didattica, quali, ad esempio, l’assistenza educativa agli alunni con disabilità, il pre-scuola e il prolungamento. Il secondo ambito riguarda la promozione del diritto allo studio, attraverso azioni mirate come la fornitura gratuita dei libri di testo, la Dote scuola e il finanziamento delle spese per il funzionamento e per gli arredi degli ambienti scolastici. Per le ultime due voci lo scorso anno sono stati investiti fondi per un milione e 700mila euro, importo non incluso nell’ammontare del Piano ma che di fatto rientra nella somma degli investimenti realizzati in ambito scolastico. La terza area punta all’innalzamento della qualità del sistema educativo, promuovendo, in particolare, percorsi di crescita “tematici” (sportivi, di orientamento, di cittadinanza responsabile…). Il quarto settore del Piano raggruppa le iniziative promosse dall’Amministrazione per sostenere i progetti gestiti direttamente dalle scuole. La quinta, e ultima, sezione del documento è focalizzata sulla formazione professionale e sulla mediazione tra il mondo della scuola e quello del lavoro.
«Il Piano per il 2016/17 – ha dichiarato l’Assessore all’Istruzione Chiara Papetti nel corso della seduta consiliare – rappresenta una nuova tappa del percorso che, come Amministrazione, abbiamo costruito e portato avanti in questi anni perseguendo gli obiettivi che ci eravamo posti per il sostegno all'offerta formativa in città: rendicontazione e trasparenza, co-progettazione, garanzia e ampliamento dei servizi».
«In materia di istruzione – ha aggiunto il Sindaco Andrea Checchi al termine della seduta – è stato fatto molto e molto c’è ancora da fare, perché il mondo della scuola è un settore in continua evoluzione chiamato ad affrontare sfide sempre più impegnative con sempre minori risorse messe a disposizione da parte dello Stato. Il Piano – com’è nella logica delle cose – è sicuramente migliorabile e in questi ultimi mesi del nostro mandato porremo le basi per mettere nelle condizioni chi raccoglierà il nostro testimone di perfezionare l’impianto ben strutturato che abbiamo allestito in questi anni, strumento che ha dato prova di essere funzionale e calzante alle esigenze del sistema scolastico cittadino. Abbiamo ascoltato con interesse le idee presentate dalla Minoranza, valutazioni concettualmente condivisibili che spingono verso gli obiettivi a cui punta il nostro operato. Il mancato accoglimento delle proposte “correttive” da parte del Consiglio è legato al fatto che per raggiungere tali traguardi abbiamo scelto altre strade operative, in continuità con il lavoro e le esperienze realizzate sin qui».
«Per quanto riguarda le proposte della Minoranza – ha aggiunto l’Assessore Papetti – mi preme sottolineare come i controlli sulla qualità del servizio di refezione siano stati già implementati e che, in funzione di quanto accerteremo circa lo spiacevole episodio di metà settembre, saranno passibili di ulteriori correttivi. Il tema del rafforzamento della tecnologia nelle scuole, invece, è già stato ampiamente affrontato in stretta collaborazione con le direzioni didattiche in appositi tavoli di lavoro al fine di pianificare gli interventi più calzanti ai bisogni di ciascun plesso scolastico, tenendo conto dei finanziamenti ottenuti dalle scuole con i bandi del Programma operativo nazionale».