Non si deve essere necessariamente impegnati in qualche associazione o gruppo per organizzare un evento con l’intento di aiutare qualcuno.
Beh, in questo caso il trascorso politico e l’esperienza aiuta. Se poi si aggiunge che la famiglia tutta è impegnata a far sì che i propri connazionali o i fratelli nella fede (islamica) si integrino con il tessuto sociale sangiulianese, si può comprendere che a Muntaha Washesh, regista dell’evento, ex delegata all’integrazione, non si può negare collaborazione nell’allestire una cena etnica.
E così donne egiziane, libanesi, tunisine, algerine, marocchine, giordane (come lei), palestinesi, turche, siriane, rumene, ucraine e italiane si son date un bel da fare per preparare pietanze tipiche dei loro paesi da offrire al numeroso pubblico accorso all’oratorio San Carlo.
GALLERIA FOTOGRAFICA
{gallery}https://www.flickr.com/photos/recsando/sets/72157666636004512/{/gallery}
Compresi molti appartenenti alla politica sangiulianese, sindaco compreso. Molto di più di quanto si potesse prevedere, tanto da mancare posti a sedere, costringendo gli organizzatori a mandare via molte persone arrivate a cena iniziata. Oltre ai tanti gustosi piatti, salati, speziati, dolci, si è potuto ascoltare musica grazie a Nikk Lombardo. e assistere a un piccolo spettacolo di danza del ventre, grazie a Giada Trentadue, professionista di queste esibizioni.
Grande infine la felicità della Presidente dell’A.I.O.S.S. (l'associazione sangiulianese che si occupa di ragazzi disabili) Mariangela Galliena, presente sotto il tendone insieme a numerosi dei “suoi” ragazzi, alla quale sono stati consegnati i proventi della serata, che uniti a quelli di altre iniziative, serviranno all’acquisto di un pulmino.
Redazione Recsando Angela Vitanza