Il tema della sicurezza nelle nostre città è sempre attuale, ma quando ci si avvicina alla campagna elettorale, come nel nostro caso, ecco che i toni si alzano e le parole, spesso anche fuori luogo, prendono il sopravvento.
Per quanto i dati delle Forze dell’Ordine dicano che sono in calo i reati di micro criminalità, resta alta la percezione di insicurezza che attraversa i cittadini, ma questo è un dato diffuso e comune. Noi, su una cosa vogliamo essere chiari: la risposta alla cittadinanza in tema di sicurezza non può essere quella di alimentare e amplificare, il più delle volte in modo esagerato, gli effetti delle azioni delittuose che purtroppo accadono. Diversi sono gli strumenti per garantire più sicurezza a coloro che abitano e frequentano la nostra città, ma un elemento è determinante: la sinergia con le Forze dell'Ordine. E a questa sinergia dobbiamo affiancare un progetto di politiche integrate che rafforzi i legami tra istituzioni, cittadini e territorio in modo da fare fronte comune nei confronti di un fenomeno che attraversa, in modo indistinto, le nostre comunità.
Questo è il lavoro che è stato fatto in questi anni dalla nostra Amministrazione, questo è il lavoro che si vuole ora rafforzare con il progetto di “SICUREZZA PARTECIPATA” condiviso prima di tutto con le Forze dell’Ordine, presentato ai cittadini nelle scorse settimane e che trova risalto sulle pagine di SDMese in questi giorni.
Cosa prevede questo progetto?
1. Presidio e pattugliamento del territorio
2. Videosorveglianza
3. Informazione e Prevenzione
4. Controllo di Vicinato e cittadini organizzati
5. Potenziamento dell’illuminazione pubblica
In sintesi, misure integrate che vedono la collaborazione determinante tra cittadini, Forze dell’Ordine e Amministrazione Comunale.
A chi alza la voce, a chi contesta, a chi solo si lamenta, l’invito a guardare con una dose di sano realismo le circostanze ed i fatti.
Per quanto riguarda il pattugliamento del territorio, la Polizia Locale nel 2016 ha incrementato gli sforzi: sono stati effettuali più di 4mila pattugliamenti, 72 ore settimanali di “attività su strada”, 108mila Km percorsi. E’ stato attivato il “Targa System Mobile” il sistema di riconoscimento delle targhe. 191 sono stati i controlli nei mercati e 241 i posti di blocco. Sulla videosorveglianza, sfatiamo le false informazioni che vengono fatte circolare ad arte: il corretto funzionamento delle telecamere è costantemente monitorato, ed è proprio grazie al monitoraggio continuo che nel corso di questi anni, sono stati effettuati numerosi interventi di ripristino e riposizionamento degli impianti, oltre che il ripristino dei collegamenti in fibra ottica con la centrale operativa. Inoltre con il progetto “San Donato Sicura” è stata ampliata la rete Circolo di San Donato Milanese sia di telecamere di videosorveglianza che di fibra ottica andando a coprire nuove zone. A questo si aggiunga che nel bilancio che andrà in approvazione a giorni vi sono le risorse per installare le telecamere ai varchi di entrata/uscita della città. Per quanto riguarda l’illuminazione è stata avviata la revisione e l’implementazione degli impianti che ricordiamo sono soggetti ad un contatto 30ennale sottoscritto dalla precedente amministrazione e che ha vincoli stringenti non semplici da superare. Nei prossimi mesi si darà comunque riscontro alle segnalazioni fatte dai cittadini per illuminare meglio alcune zone della città.
La sicurezza passa anche attraverso l’informazione e la sensibilizzazione dei cittadini, per questo sono stati promossi incontri pubblici tra la cittadinanza e le forze dell’ ordine, tra gruppi di cittadini e/o comitati direttamente con l’Arma dei Carabinieri ed ancora incontri promossi per informare e prevenire truffe telefoniche, furti e scippi. Ma c’è un passaggio in più che si sta facendo ed è quello della “sicurezza residenziale” una delle buone pratiche di cittadinanza attiva, già diffusa in molti Comuni, che la nostra Amministrazione sta introducendo anche nella nostra città. Prevede che i cittadini e i commercianti collaborino, attraverso la mediazione dell’Amministrazione, per introdurre in città il “Controllo di Vicinato” una nuova modalità di controllo del territorio e di segnalazione alle forze dell’Ordine dei reati nelle zone di propria residenza.
Nessuno vuole negare che nel nostro territorio, come peraltro in altri, i reati ci siano, ma affermare che questa Amministrazione non ha fatto nulla per contrastare i reati di microcriminalità che colpiscono direttamente ognuno di noi, è dichiarare il falso e quanto sopra riportato lo dimostra. Nell'ambito della sicurezza non contano i proclami, conta l’impegno di chi lavora, spesso in silenzio, per la nostra sicurezza.
Su un tema come questo le polemiche sono sempre fuori luogo. Speculare sulla sicurezza è segno di poca serietà. Ci vuole al contrario un alto senso di responsabilità, nell'affrontare una problematica così complessa.
Responsabilità che non sempre è presente in chi si presenta sul palcoscenico della politica locale.
Gianfranco Ginelli Segretario PD San Donato Milanese San Donato, 13 febbraio 2017