PIANO INTEGRATO DI INTERVENTO SMARTLIFECITY: UN PROGETTO DA RIVEDERE INTEGRALMENTE
Consegnate le osservazioni ufficiali al PII SmartLifeCity, che prevede la nascita di una città dello sport nel comparto San Francesco. San Donato Riparte chiede a…
Consegnate le osservazioni ufficiali al PII SmartLifeCity, che prevede la nascita di una città dello sport nel comparto San Francesco. San Donato Riparte chiede a…
Alberi tagliati, mobilità al collasso e documentazione all’ultimo minuto SAN DONATO MILANESE – Il Gruppo San Donato rimodula la sua proposta di ampliamento per l’IRCCS Policlinico San Donato: rimangono i 10.000 metri quadrati per l’università, i 10.000 metri quadrati per l’edificio “corpo volano” e 4.000 metri quadrati dedicati alla ricerca. La nuova proposta, purtroppo, prevede anziché un parcheggio interrato un parcheggio auto a raso da 800 posti. Tra le opere di compensazione si prevede l’allestimento del Parco dei Conigli in via Leopardi, un nuovo ponte ciclopedonale e la riqualificazione della viabilità circostante. I lavori cominceranno il prossimo febbraio 2021.
San Donato Riparte, di fronte a questo progetto che è stato discusso martedì in Consiglio, apprezza la volontà del gruppo GSD di voler ampliare l’offerta formativa di livello universitario sul nostro territorio e della ricerca in ambito clinicosanitario; ciò che ci lascia perplessi sono la proposta del parcheggio a raso e le opere di compensazione. A nostro avviso la scelta del parcheggio a raso è una scelta che mira al risparmio, a discapito delle alberature sane ivi presenti che saranno abbattute. Il parcheggio, così come proposto nel nuovo progetto, non sarebbe filtrante e non prevede alcuna alberatura, con grave peggioramento del microclima locale.
Realizzare il “central park” sul Pratone, così come richiedono da più di quarant’anni i cittadini sandonatesi. E’ questo l’obiettivo a cui deve immediatamente puntare il sindaco Checchi, alla luce delle notizie di cambio di proprietà delle aree private del centro città e del comparto De Gasperi Ovest.
SAN DONATO MILANESE – Si rincorrono sulla stampa le voci di un imminente cambio di proprietà delle aree in mano privata del centro città – circa il 20% del cosiddetto Pratone di via Gramsci, via Martiri di Cefalonia e via Europa bis – e del comparto De Gasperi Ovest, gli ex-laboratori ENI vicino a via Fermi, a pochi metri dal terminal della metropolitana M3.
Se confermato, è un fatto rilevante, visto che la vigente convenzione edilizia che regola i rapporti tra proprietà privata e amministrazione pubblica scadrà tra pochi anni e, presumibilmente, i nuovi acquirenti imprimeranno un’accelerata al Piano Integrato di Intervento siglato nel lontano 2006.
La politica sandonatese deve quindi tornare a interrogarsi sul futuro urbanistico della nostra città, puntare a risposte concrete e definitive. La lista civica San donato Riparte chiede di cogliere al volo l’occasione per realizzare il grande “central park” a San Donato, da sempre voluto da tutti i cittadini.
Dichiarazione di Marco Pagliotta, capogruppo in consiglio comunale di San Donato Riparte:
<< Desta grande preoccupazione la notizia, resa pubblica dai sindacati, del probabile e imminente cambio di sede di SNAM, storica azienda sandonatese. A ciò dobbiamo aggiungere le ricorrenti voci di un trasferimento a Milano di Saipem, altra azienda nata all’interno di ENI e da sempre intimamente legata al territorio sandonatese.
E’ dai tempi della giunta Dompè – quando fu illustrato per la prima volta in sala consigliare il progetto del nuovo sesto palazzo uffici – che ENI promette e assicura di voler rimettere la città di San Donato al centro delle proprie strategie di sviluppo, a tutto interesse del gruppo stesso, dei lavoratori e dell’intera comunità sandonatese. E’ da allora che le amministrazioni comunali che nel frattempo si sono succedute hanno sempre dichiarato di avere al centro delle proprie politiche il lavoro e il mantenimento all’interno di San Donato di tutte le società più grandi e importanti, società che hanno intimamente legato il loro sviluppo e la loro immagine alla nostra città. La realtà sembra essere diversa e molto meno positiva.
San Donato Riparte propone all’amministrazione comunale di investire ogni anno 1,2 milioni di euro per voucher di mobilità alle famiglie sandonatesi e incentivi a imprese e operatori del territorio
SAN DONATO MILANESE – 654 auto di proprietà ogni 1.000 sandonatesi, contro le 511 dei milanesi. 1.653 auto per kmq a San Donato, contro le 680 per kmq dei residenti a San Giuliano. 24.000 automobili, provenienti da fuori territorio, che entrano quotidianamente a San Donato, gran parte delle quali dirette verso luoghi di lavoro e punti di interesse della nostra città. Sono questi i numeri emersi ieri sera nell’incontro pubblico organizzato dal gruppo consigliare San Donato Riparte, incontro in cui si è parlato di mobilità sostenibile e di come ideare e vivere un territorio a misura di cittadino, con meno auto e più spazi per socializzare.
SAN DONATO MILANESE – A poco più di una settimana dall’avvio del nuovo Piano Sosta in città, San Donato Riparte conferma il proprio sostegno a questa specifica scelta dell’Amministrazione comunale.
“L’adozione del nuovo Piano Sosta ha di fatto confermato alcune scelte in vigore da tanti anni, in particolare la necessità di contingentare i pass a disposizione di residenti e esercizi commerciali.” – dichiara Marco Pagliotta, capogruppo in Consiglio comunale – “Per altri aspetti, invece, sta comportando la modifica di alcune abitudini di residenti e lavoratori a San Donato Milanese, mettendo in discussione un disvalore accettato come “luogo comune”: il diritto a usare come posteggio permanente e illimitato di beni privati (le automobili) il suolo a uso pubblico, uno spazio collettivo – limitato e finito.”
La lista San Donato Riparte si è messa in questi giorni all’ascolto dei cittadini, e sta tenendo conto di richieste e indicazioni in un’ottica di miglioramento del Piano Sosta, al fine di non penalizzare le esigenze degli utenti più deboli e di ognuno di noi quando si ha la reale necessità di utilizzare l’auto. Alcune delle proteste più forti e gli atti di vandalismo sono invece da criticare e da considerare inaccettabili in una nazione che ha regalato all’intero occidente, sin dall’epoca latina, i valori di “bonum commune” e “publica utilitas”.
Una nuova road map per il parco Mattei che preveda da subito un taglio netto a reciproche accuse, liti politiche, ricorsi e contenziosi procedurali e rilanci, attraverso una regia forte del Comune, investimenti pubblici e partnership con i privati.
“E’ questa la nostra proposta” – dichiara Marco Pagliotta, capogruppo di San Donato Riparte – “ perché non ci rassegniamo al lento decadimento della struttura e sappiamo quanto i sandonatesi abbiano a cuore le sorti del Parco Mattei”.
“Due anni fa sul nostro programma elettorale ci eravamo già presi l’impegno pubblico a sostenere la realizzazione e buona gestione di luoghi civici destinati allo sport, come elemento fondamentale per stili di vita che promuovano la salute del singolo e della collettività ” – prosegue Marco Pagliotta – “Avevamo elaborato proposte per investire nello sport e nella rimessa a nuovo di luoghi e impianti sportivi in città, partendo proprio dal Parco Mattei, un simbolo storico dello sport in Italia.
DAL PIANO SOSTA A NUOVE POLITICHE DI MOBILITA’:
LE PROPOSTE DI SAN DONATO RIPARTE FANNO BRECCIA NELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
San Donato Riparte è a favore delle strisce blu in città, ma ha chiesto in queste mesi a sindaco e Giunta più coraggio e determinazione nelle scelte a favore della mobilità sostenibile. Apprendiamo con soddisfazione dell’accoglimento di alcune nostre importanti proposte.
SAN DONATO MILANESE – Prima una serata pubblica di confronto e approfondimento sui temi della mobilità sostenibile, gestione della sosta e politiche virtuose per una città più vivibile; poi la diffusione alle autorità locali del materiale prodotto per l’evento pubblico; infine, un documento ufficiale, depositato dal nostro consigliere comunale Marco Pagliotta, di osservazioni e proposte sul Piano Sosta 2018 deliberato a marzo dalla Giunta di San Donato.
Sono questi i contributi, concreti e propositivi, che il gruppo civico San Donato Riparte ha elaborato e messo a disposizione della città. Il documento, contenente un giudizio sostanzialmente positivo sul provvedimento n.35/2018 della Giunta Comunale, ne chiedeva al contempo un miglioramento puntuale su alcuni importanti aspetti.
E’ di ieri la comunicazione ufficiale: dopo mesi di travagliato iter amministrativo, ritardi, polemiche, proroghe e procedure pasticciate, il bando per la gestione della Stazione delle Biciclette di San Donato Milanese è andato deserto.
Si allungano così, ancora una volta, i tempi di riapertura di questa struttura comunale, per anni considerata un fiore all’occhiello a cui guardavano con interesse tutti i comuni d’Italia.
La chiusura della velostazione, avvenuta in fretta e furia nello scorso mese di agosto, i continui ritardi nella messa in funzione degli adiacenti silos automatizzati (pronti da anni e abbandonati a se stessi) e la riduzione del numero di stalli di sosta per biciclette nella piazzetta antistante la M3 sono a dimostrare quanta poca attenzione alla mobilità sostenibile abbia dedicato l’amministrazione Checchi, responsabile di gravi disservizi e, di fatto, dello “smantellamento” del polo della mobilità sostenibile e integrata del Sud Milano.