Un motivo in più per visitare Rocca Brivio.
Ritorna infatti a ri-vivere un altro spazio della residenza che fu dei marchesi Brivio Sforza fin dal XIII Secolo: la Cappella di Famiglia.
Affidata dagli attuali proprietari (COMUNI DI San Donato, San Giuliano e Melegnano più la Cap Holding) la gestione alla società GrandiE20 che come obiettivo si è data il rilancio socio-culturale-ambientale del grande complesso monumentale, la storica residenza ha ricominciato a “poter essere vissuta”, con l’organizzazione di eventi di varia natura, quali concerti musicali, convegni, conferenze, mostre d’arte e altro genere.
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L’ultima, terminata il mese scorso, quella sui dinosauri, gigantesche riproduzioni sparsi nel vasto territorio annesso alla Rocca, che ricordiamo si trova nel Parco Agricolo Sud Milano.
Nel 2014 il felice incontro di intenti con l’Associazione Templari Cattolici d’Italia: da una parte la GrandiE20 che vuole che la gente conosca Rocca Brivio e dall’altra i Templari che hanno nel loro Statuto proprio la riqualificazione di chiese un po’ “ammalorate”, o a volte profanate.
Ne è nato un accordo di collaborazione che ha avuto il suo epilogo sabato 29 novembre, con la celebrazione di una messa presieduta dal Vicario Episcopale per la zona VI, di cui fa parte Melegnano, Mons. Franco Carnevali e dal Prevosto titolare della Cappella don Renato Mariani. (seppur su territorio sangiulianese, la cappella è sotto la giurisdizione di Melegnano). Ricordiamo che il luogo di culto non era sconsacrato, per cui si è trattato di una inaugurazione dopo il “recupero”. Essendo soggetta alla tutela dei beni culturali, più che grandi pulizie non è stato possibile effettuare. Non si è potuto nemmeno dipingere, ma solo pulire bene, a base di olio…di gomito, portone finestre, muri, vetri, panche, confessionale e oggetti propri dell’altare.
Tutti lavori eseguiti nel tempo libero dai fedeli che fanno parte di questa Associazione di credenti cattolici, schierati a fianco della Chiesa, di cui fanno parte laici (dame e cavalieri che siano maggiorenni e battezzati) e religiosi, (sacerdoti e monaci E che non è un Ordine Cavalleresco, (fin quando non sarà il Papa a riconoscere un ordine Templare dopo 700 anni) ma “ci siamo dati una disciplina cavalleresca” portando avanti i valori della cavalleria come precisa il Dr. Mauro Giorgio Ferretti, “Magister Templi” (che annovera tra i suoi avi anche un grande Papa come Pio IX). Dal punto di vista del diritto civile, invece è una Onlus chiamata Centro studi storici templari, che svolge attività legate principalmente alla cultura, con incontri e conferenze soprattutto in questi tempi in cui la gente va sollecitata ad avere idee e ideali.
Dunque anche la chiesa di Rocca Brivio, sarà presidiata e curata costantemente dai cavalieri, e si potrà tornare a celebrare periodicamente la santa Messa, in attesa di sapere quali eventi saranno organizzati per EXPO’ 2015, e per il 500° Anniversario della Battaglia dei Giganti, sempre nel 2015.
Redazione RecSando Angela Vitanza – Foto Luigi Sarzi Amadè