Il 3 marzo presso il Caffè Minerva abbiamo incontrato la scrittrice Raphaëlla Angeri per presentare il suo libro UNA BAMBINA DA SALVARE, una storia vera, anzi, una storia personale, dato che la protagonista è la scrittrice stessa.
Il libro, che non sappiamo bene come definire, perché non è un romanzo, non è una cronaca giornalistica, diremmo piuttosto una specie di diario, racconta una brutta storia di sfruttamento e prostituzione minorile.
La storia inizia con il racconto della grande amicizia che Raphaëlla, da bambina, emigrata in Belgio con la sua famiglia, stringe con Lisette, una sua coetanea, che vive una difficile situazione famigliare (madre prostituta, nonna alcolizzata).
Le due bambine vivono quasi in simbiosi, Lisette è spesso a casa di Raphaëlla, e insieme vivono anche un incontro con un noto pedofilo della zona. Raphaëlla riesce però a sfuggire alle avances di questo individuo, mentre Lisette instaura un rapporto piuttosto ambiguo con lui.
L’amicizia si interrompe quando Raphaëlla torna in Italia con la propria famiglia, ma le due ragazze si sentono ancora molto legate, al punto che entrambe decidono di chiamare le rispettive figlie con il nome dell’amica.
Passano gli anni, e un giorno Raphaëlla incontra per strada una bambina che le ricorda molto la sua amica…..e da qui in poi la sua vita subirà una svolta decisiva e, sotto molti aspetti, drammatica.
Il resto del libro è il racconto dell’odissea che questa donna e la sua famiglia devono affrontare per salvare questa bambina dallo sfruttamento e dall’orrore.
La scrittirice racconta le proprie paure, il proprio dolore con semplicità, con una narrazione, abbiamo detto, diaristica e, in alcuni punti, quasi giornalistica dei fatti, non mancando però di renderci partecipi dei propri dubbi, sentimenti, emozioni.
Considerata l’importanza del tema trattato, siamo convinti che questo libro si presti ad essere un punto di partenza, in un prossimo futuro, per una serata dedicata alla lotta contro la pedofilia e la prostituzione minorile, che noi del Circolo Letterario 6×4 ci proponiamo di organizzare, possibilmente con il supporto delle Forze dell’Ordine e di uno psicologo.
Per il momento, vi invitiamo a leggere con attenzione, ma soprattutto con empatia, questo racconto e ad inviarci, se volete, i vostri commenti e le vostre riflessioni all’interno del Salotto Letterario di RecSando.
Coloro che fossero interessati all’intervista all’autrice, possono ascoltare il Podcast
Circolo Letterario 6×4 – Piera Scudeletti