Ventennale della Flight Band
Si è svolto sabato sera 21 ottobre, presso una sala gremitissima, il Ventennale della Flight Band.
Si è trattato di un variegato concerto, o meglio una festa, che ha visto la presenza di circa quaranta musicisti.
E’ simpatica la foto ufficiale: la FIAT DUNA di Ricky, colore carta di zucchero, con cui all’inizio si trasportavano gli strumenti.
Vediamo cosa è successo
Si è partiti da un trio, mentre scorrevano le immagini di alcuni momenti della storia della flight
Poi è stata la volta di 4 standard eseguiti dalla band (cosiddetta del martedì) diretta da Alberto Caiani:
Yardbirth suite di Charlie Parker
Desafinado di Carlos Jobim
Fly me to the moon di Bart Howard
Things Ain’t What They Used To Be di Duke Ellington
Ospite Mario Mariotti, un trobettista che ha mosso i primi passi anche nella flight e ora sta diventando un punto di riferimento tra i giovani jazzisti
Poi è stata la volta di un’altra band (quella del giovedì o quella degli storici) diretta da Biagio Coppa che hanno eseguito tutti brani di Oliver Nelson:
Yearnin
Jazz Bug
Stolen Moment
Butch and Butcht
Qui l’ospite d’eccezione è stata una delle glorie del jazz italiano: Claudio Fasoli
Alla fine gran bis: Take the A train in cui oltre ai musicisti del trio, delle 2 band, si sono uniti tanti altri musicisti vecchi e recente dell’associazione sandonatese.
Queste le parole chiave della Flight, ricordate all’inizio:
L’AMICIZIA. La Flight Band è nata come un piccolo gruppo di amici appassionati di musica, e di musica jazz in particolare, che ha saputo nel tempo creare le condizioni e le occasioni per crescere, in numero ed esperienza, aggregando via via altre persone che credevano nello stesso progetto ed erano animate dalla stessa passione. Sempre all’insegna dell’amicizia, della voglia di stare assieme, di confrontarsi e di collaborare.
La PERSEVERANZA, certo alimentata dalla passione, ma comunque necessaria per riuscire a ricavare il tempo allo studio e alle prove, spesso al prezzo di sacrifici e compromessi
La COMPETENZA, competenza nell’incontro con Biagio Coppa, musicista che ha fatto crescere la Flight Band chiedendo sempre un pochino di più.
Costringendo tutti ad un approccio più moderno e creativo, invece di adagiarsi in una comoda, e spesso anche più redditizia, routine di replica e banalizzazione di un linguaggio tradizionale che ha già espresso ed esaurito gran parte delle sue potenzialità.
Il SUPPORTO, l’aiuto di chi ci ha messo a disposizione gli spazi per studiare e per suonare, e il calore, l’affetto di chi è venuto ad ascoltarci.
Quindi il Polo Sociale del gruppo Eni che dall’inizio ha creduto e sostenuto la Band, il Comune di San Donato Milanese, l’ufficio Cultura e Cascina Roma.
Ricordiamo infatti che in base a una convenzione la Flight Band e Flight Band – Comune di San Donato.
E ancora il Circolo Fotografico Francesco Ventura, le associazioni Sandonatesi, in particolare quelle del Forum delle associazioni culturali, Forum cui la Flight ha aderito con forza credendo ai progetti e ai valori della diffusione della cultura in tutte le sue forme.
La storia della Flight Band insomma è una bella dimostrazione di come l’impegno, la costanza, l’aiuto portato anche in piccola misura dai singoli individui possa condurre a grandi risultati, al raggiungimento di un bene comune di cui tutti possono godere ed essere orgogliosi.
Giuseppe Fiorito