Una mattina diversa dal solito, quella del 17 Settembre 2019, segna un punto fermo per il futuro di San Donato Milanese. Un giorno che sarà ricordato per molto tempo. In occasione della settimana Europea della mobilità il Comune di San Donato Milanese ha organizzato l’evento “Una mattina da umarell”, (in Lombardo si chiamano così pensionati che vanno a vedere cantieri e si mettono a verificare i lavori).
Erano presenti il vice sindaco / assessore Ginelli e gli assessori Battocchio e Papetti.
E’ stato illustrato su tutto il percorso l’andamento dei lavori per la ciclabile, raccontando ai presenti come sarebbe diventata la Ciclabile San Donato M3 / Peschiera Borromeo, a lavori ultimati, previsti per l’inizio primavera del 2020.
Nel percorso da Via Morandi fino alla M3 sono già posizionati da tempo i cartelli del Marketing Territoriale progettati da Bicipolitana Network che permettono di conoscere i luoghi di interessere scansionando un qrcode, e di conoscere i tempi di percorrenza a piedi, in bicicletta , e quanta CO2 viene risparmiata non usando l’automobile. Ci auguriamo che sia l’occasione al termine dei lavori di ampliare questo tipo di segnaletica innovativa su tutto il percorso della ciclabile che unisce quattro Comuni.
Forse non tutti si sono resi conto che questa ciclabile M3 / Peschiera Borromeo, si interseca con la ciclabile che da Via Felice Maritano, giunge in Piazza Malan e da qui prosegue verso sud, costeggiando il laghetto, percorre Via Repubblica a San Giuliano Milanese, a Nord dopo Piazza IX Novembre 1989 prosegue in direzione Milano passando dalla frazione di San Martino. Altro punto che sarà bene prendere in considerazione con il futuro biciplan è rendere sicuro l’arrivo a Milano Rogoredo ( Sono in molti a volere questo collegamento, e alcuni cittadini lo hanno anche scritto sul MURO DELLE IDEE, pensato da RecSando per il mese delle associazioni e allestito per tutto il giorno alla Festa del Patrono).
Bicipolitana Network era presente per documentare l’evento
Siamo partiti da via Europa nei pressi del Cinema Teatro Troisi, e siamo arrivati fino alla #sbarra. E’ stato illustrato come sarà composto il materiale con cui sarà fatta la ciclabile, sara asfalto a grana grossa tipo quello dei marciapiedi e avrà una colorazione in superficie, anche se il colore con cui verrà fatto non è stato ancora deciso.
Ci dicono che nel punto di massima criticità, quello che ad oggi impedisce ai ciclisti di poter pedalare in modo fluido e che rende impossibile il passaggio alle cargobike, per intenderci alla sbarra, verranno spostate le fioriere in modo tale che le biciclette possono passare. Poche rassicurazioni per il momento affinché venga garantito il passaggio delle cargobike.
Viene ventilata l’ipotesi di posizionare delle videocamere in un prossimo futuro, per controllare e sanzionare i trasgressori, a nostro avviso e di molti, la soluzione migliore che rende la ciclabile un percorso non invidiabile ai tracciati già presenti da anni in tutta l’Europa.
La difficoltà più grossa ci hanno spiegato, sarà la segnaletica della ciclabile in quel determinato punto. Dopo la sbarra e fino a Via Agadir tutto resterà invariato, ma più avanti dove c’è la scuola elementare Maria Ausliatrice cambierà l’ingresso in modo tale che gli studenti non escano direttamente sulla ciclabile.
Ci siamo poi diretti sulla via Gela e ci siamo incamminati verso il punto in cui sorgerà il ponte ciclabile che attraverserà il Fiume Lambro. Nella settimana dal 23 settembre al 29 Settembre dovrebbero partire i lavori per il posizionamento dei piloni che sosterranno il ponte.
Sarà lungo circa 38 metri e largo 4 metri , con una struttura in acciaio e passerelle in legno e una protezione reticolata ai lati.
La larghezza di 4 metri viene realizzata per permettere e garantire in caso di bisogno, il passaggio e l’intervento dei mezzi di soccorso. In quella zona il paesaggio e l’ambiente naturale incontaminato arricchiscono la ciclabile e la rendono unica.
Lungo il fiume Lambro ci sono delle recinzioni lungo l’argine, che permettono di poter osservare il paesaggio e l’ampia zona verde in totale sicurezza, un luogo d’incanto da salvaguardare nel quale ci è stato garantito che verranno messi a dimora tanti nuovi alberi, che andranno a valorizzare ulteriormente il territorio già ricco di molti alberi, alcuni dei quali bellissimi.
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Album fotografico Pietro Del Monte
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Fotografia – Luigi Sarzi Amadè
Fotografia di Pietro Del Monte